L'origine del borgo di Riomaggiore, come vuole la tradizione locale, non convalidata però da fonti storiche si fa risalire all'VIII secolo d.C.
Si narra infatti di un gruppo di profughi Greci i quali, per sfuggire alle persecuzioni dell'imperatore iconoclasta Leone III l'Isaurico, dopo varie peripezie, arrivando a capo Montenero e si insediarono a mezza costa formando piccole comunità sparse.
La zona, come anche altre vicine, fu poi inglobata nella marca obertenga. Intorno all'anno 1000 gli insediamenti di mezza costa si erano andati spopolando: infatti grazie ad un periodo di maggiore tranquillità sui mari e ad opera di difesa che garantivano sicurezza agli abitanti, c'era stata una progressiva migrazione verso il mare con la formazione del borgo di Riomaggiore.
Il borgo fu feudo del marchese Turcotti, signore di Ripalta ( nei pressi di Borghetto in Val di Vara ), il quale fece costruire intorno al 1260 il castello ed altre fortificazioni. Il territorio fu poi venduto alla potente famiglia Fieschi, originaria di Lavagna, che possedeva territori nel Golfo della Spezia e nell'interno la quale mirava ad espandersi ulteriormente.
Nel 1340 fu iniziata la costruzione della parrocchia di San Giovanni Battista per volere del Vescovo Antonio Fieschi.